AquaGranda, il progetto dell’Università Ca’ Foscari

Fiorella Verde

Ad un anno dalla tragedia l’Università Ca’Foscari lancia un grande progetto per commemorare la disgrazia del 12 Novembre 2019, l’acqua alta che ha raggiunto picchi record, colpendo la laguna veneziana.

“AquaGranda”

Il nome del progetto viene direttamente dal nome con cui i veneziani hanno cominciato a riferirsi al disastro dello scorso anno. L’alta marea, infatti, con cui la città convive da sempre, prevede normalmente un aumento del livello dell’acqua all’interno della città di 110-160 cm sopra il livello del mare.

Tuttavia l’episodio del 12 Novembre 2019 è stato del tutto eccezionale, arrivando a un picco di marea che ha superato i 180 cm, sommergendo l’80% della città. Il disastro ha anche accelerato i lavori al MO.S.E., il sistema di dighe mobili che dovrebbe proteggere la città da questo tipo di avvenimenti.

E’ così che l’episodio di acqua alta è stato rinominato “aqua granda“. E questa nuova consuetudine ha dato il nome al progetto commemorativo dell’Università di Venezia, realizzato in collaborazione con la Science Gallery Venice.

Le testimonianze

L’idea di base del progetto è quella di costruire una memoria collettiva digitale. E’ allo stesso tempo un modo per testimoniare e per commemorare la catastrofe e i sentimenti di coloro che l’hanno vissuta. Perché sono stati proprio i cittadini ad offrire i materiali del progetto.

Le testimonianze sono migliaia e sono giunte alla Science Gallery Venice in svariate forme.
   
Al momento si contano oltre 500 video, 4500 foto e 4500 altri tipi di testimonianze, tra cui note vocali, racchiuse in un archivio digitale, consultabile sul sito del progetto AquaGranda.

Homepage – AquaGranda

La mostra

Il progetto proseguirà nel 2021.

I file presenti nell’archivio saranno accessibili attraverso QR code da molti luoghi della città colpiti dall’aqua granda. Sono in programma una serie di workshop e seminari, oltre che l’inaugurazione della mostra, che avverrà il 21 aprile.

L’evento si costituirà come “mostra diffusa” tra le calle della città, e sarà costituito da svariate opere virtuali liberamente ispirate dai contenuti dell’archivio della Scienze Gallery, realizzati da artisti internazionali.

Tra questi: Mark Tuters, Carlo Santagiustina, Margarita Maximova, Fabian Kühlein, Armin Pournaki, Tom Willaert, Robin Lamarche-Perrin, Gabriele Colombo e Federica Bardelli.

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