Effetto Greta Thunberg: boom degli iscritti ai corsi ambientali

Effetto Greta Thunberg: boom degli iscritti ai corsi ambientali

Giorgia Fontana

Greta Thunberg è ormai conosciuta come la paladina della battaglia al cambiamento climatico. Il suo attivismo ambientale è partito con le manifestazioni del Fridays fo Future, che man mano hanno coinvolto un’intera generazione, fino a raggiungere e smuovere le coscienze del mondo interno e di molti capi di Stato.

Un po’ per predisposizione naturale, un po’ per il supporto di migliaia di ragazzi che, come lei, vogliono un cambiamento nella green policy internazionale, Greta ha parlato di fronte alle più importanti personalità del pianeta. È ormai famoso il suo discorso alla COP26 di Glasgow in cui, puntando il dito contro i potenti, ha affermato:

Green economy? Bla bla. 2050 net zero: bla bla. Climate neutral: bla bla. […]

Basta bla bla bla. Non c’è un pianeta B. Non c’è un pianeta bla bla bla”

L’effetto Greta Thunberg 

La giovane attivista non ha solo ispirato in tutta Italia manifestazioni e movimenti che chiedevano a gran voce maggiore giustizia climatica, ma ha anche considerevolmente influenzato la scelta dei corsi universitari dei suoi coetanei. Ragazzi e ragazze come lei che, oltre alle proteste nelle strade cittadine, cercano nuove vie per tutelare l’ambiente già con la scelta del loro percorso universitario.

Il caso Milano-Bicocca

A parlarne in un reportage di Radio24 è la dottoressa Giovanna Innantuoni, rettrice di Milano Bicocca.

L’Università ha infatti riscontrato un +32% di studenti e studentesse iscritti ai corsi di scienze e tecnologie ambientali. Una percentuale molto alta, se si considerano i numeri degli anni precedenti. Ma è veramente tutto merito dei Fridays For Future e dei coraggiosi discorsi dell’attivista svedese? La rettrice Giovanna Innantuoni ha commentato l’incremento delle iscrizioni: “Parlerei soprattutto di maggiore consapevolezza, che è venuto il momento di prendere in mano la situazione.”

Ed è questo aspetto che veramente ha fatto la differenza nella scelta della facoltà per i neo-iscritti: sanno cosa vogliono per il loro futuro e quello dell’intero pianeta, e sono pronti ad attivarsi in tal senso. Un’economia verde, più green jobs e maggiore sensibilità ambientale: sono solo alcuni degli obiettivi dei tanti ragazzi che si apprestano a trasformare l’attenzione per l’ecosostenibilità in una professione. 

Il cambiamento c’è e si sente: più donne nei corsi scientifici

Non è solo il crescente impegno ecologico a definire un vero e proprio cambio di rotta all’interno delle Università italiane.

Il numero di donne iscritte ai corsi scientifici è in continuo aumento: mai prima d’ora, infatti, era stato così alto a Milano-Bicocca.

È la stessa rettrice Innantuoni a mettere in evidenza la trasformazione in corso: in una facoltà come fisica, per esempio, in cui in precedenza le ragazze erano quasi assenti, la percentuale femminile eguaglia ad oggi quella maschile.

Un primo passo verso un’Università più moderna, equa ed ecologista: un cambiamento di cui Unimib si fa portavoce.

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