Cagliari: studenti caregiver esentati dalle tasse

Maria Laura Campolo

All’Università di Cagliari, gli studenti caregiver sono esentati dalle tasse. Un risultato raggiunto dopo tanti sforzi dal promotore di questa iniziativa, Antonio Demarcus. 45 anni, studente di ingegneria e caregiver della madre.

Non esistendo forme di tutela adeguate a riconoscere il valore di chi ricopre una posizione delicata come quella del caregiver, Antonio ha provveduto da sé. Dopo diverse lettere scritte alla rettrice, il regolamento sulle tasse 2020/21 è stato modificato integrando l’articolo 20bis con l’ “Esenzione per lo studente rientrante nella definizione di Caregiver Familiare”.

Antonio Demarcus ha risposto ad alcune nostre domande circa l’evoluzione dell’iniziativa.

Non è stato sicuramente facile, ma hai raggiunto l’obiettivo. Quante porte in faccia hai ricevuto?

La vita non è semplice, una persona deve provarci ed essere cosciente che le risposte possono non esserci o essere positive o negative. L’obiettivo raggiunto sino ad oggi è solamente una minima parte di ciò che viene chiesto ai Magnifici Rettori membri della CRUI . Per quanto riguarda le porte in faccia, come già detto, i problemi vanno affrontati. Così come ho deciso di prendermi cura del mio genitore, così ho scelto di intraprendere questa strada. Ho scritto prima alla Rettrice Del Zompo e dopo ho intrapreso l’Iniziativa nazionale. La peggiore porta in faccia la riceverei se questa iniziativa non fosse appoggiata in primis dai tanti colleghi studenti italiani, dai quali spero avere un appoggio per una causa universale”.

Hai mosso un tassello importante del puzzle burocratico, continuerai a lottare per ottenere tutele a livello nazionale?

Non mi sono fermato al solo Ateneo di Cagliari. Con le associazioni quali CONFAD, Ora Noi APS, Cittadinanzattiva, stiamo cercando di tramettere questo semplice e potentissimo messaggio universale, chiunque potrebbe diventare caregiver o persona affetta da disabilità.

Questa avventura così complicata, ma forse meno complicata della vita che conduco da tanti anni, la vorrei descrivere con le frasi di due personaggi. Don Lorenzo Milani affermava: ‘Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia’. Riporto un passo di Khalil Gibran : ‘…e se le nostre mani si stringeranno in un altro sogno, noi costruiremo un’altra torre nel cielo’. Queste frasi sono state ispirazione per questa iniziativa. Vorrei ribadire che il valore di questa iniziativa non mi appartiene, ma è di tutti voi”.

Il settore scolastico ha l’opportunità di rinnovarsi con la D.A.D. , credi possa diventare una risorsa per gli studenti caregiver?

Rispondo semplicemente con una sigla: UNIDAD. Queste sei lettere rappresentano 9 mila studenti di tutti gli atenei italiani, di tutte le classi sociali (lavoratori, caregiver, persone con difficoltà economiche, persone con disabilità…etc). Vorrei invitare tutti i colleghi delle Università a cercare, leggere e magari iscriversi al manifesto di UNIDAD (si rinvia a al gruppo Facebook). Questo documento contiene l’amore e la passione di migliaia di studenti per la cultura e conseguentemente la crescita personale, culturale e sociale della nostra nazione. Quindi ritengo che la DAD sia una risorsa da sfruttare a pieno per un caregiver. Avere la possibilità in qualsiasi ora del giorno di poter seguire le videolezioni che i colleghi hanno visto la mattina in aula è una grandissima opportunità, non solo per i caregiver, ma anche per chi lavora, per una persona con disabilità, per chi ha difficoltà economiche”.

Antonio Demarcus invita tutti i docenti e gli studenti a leggere l’iniziativa nazionale che riguarda il Diritto allo Studio per i Caregiver Familiari Studenti Universitari e farla diventare realtà. Solo in questo modo”afferma la nostra nazione potrà avere un futuro migliore”.

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