Come Emergency ha aiutato il mondo

Chiara Varricchio

Milano, 15 maggio 1994. Gino Strada, sua moglie Teresa Sarti e alcuni amici prendono una decisione che cambierà loro la vita: fondano Emergency. Da 27 anni la fondazione aiuta tutto il mondo, schierandosi apertamente contro gli orrori della guerra e ottenendo anche dei riconoscimenti.

La nascita

Gino Strada si laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università Statale di Milano e si specializza in Chirurgia d’Urgenza. Nel 1988 decide di applicare le sue conoscenze in contesti difficili, prestando assistenza ai feriti di guerra, lavorando con la Croce Rossa Internazionale di Ginevra. Dopo anni di lavoro decide di fondare la sua associazione indipendente e neutrale per aiutare, gratuitamente, le vittime di guerra, delle mine antiuomo e della povertà. I primi progetti sono in Ruanda, durante il genocidio, Cambogia e Afghanistan.

Emergency oggi

Oggi la fondazione è presente in Afghanistan con 3 ospedali e un Centro di maternità. Dal 2005 è presente in Sudan il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa, il Centro Salam. Emergency in questi 27 anni ha curato oltre 11 milioni di persone.

Un altro aspetto importante della storia di Emergency è la presa di posizione rispetto a temi politici. Fin da subito gli orrori della guerra hanno portato i medici a imporsi per i valori di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. Valori ripetuti nel 2001 all’interno della dichiarazione “Uno straccio di pace”:

Uno straccio di pace. E se saremo in tanti ad averlo, non potranno dire che l’Italia intera ha scelto la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti 

Dall’appello “Uno straccio di pace”, EMERGENCY, 2001

Nel 2008 è stato elaborato il “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani” per affermare una sanità basata sull’equità, sulla qualità e sulla responsabilità sociale.

Dichiariamo il «Diritto ad essere curato» come un diritto fondamentale e inalienabile appartenente a ciascun membro della famiglia umana.

dal “Manifesto per una medicina basata sui diritti umani”, 2008

Riconoscimenti

Gino Strada nel 2015 ha ritirato il Right Livelihood Award, il “Premio Nobel alternativo”. La motivazione dell’assegnazione recitava così:

Per la sua grande umanità e la sua capacità di offrire assistenza medica e chirurgica di eccellenza alle vittime della guerra e dell’ingiustizia, continuando a denunciare senza paura le cause della guerra.

Qualche mese dopo, un altro importante riconoscimento: il Sunhak Peace Prize, assegnato ogni anno a individui e organizzazioni che si sono distinti per l’importante contributo alla pace e allo sviluppo umano.

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