Nella serata di oggi il premier Conte ha firmato il DPCM in previsione delle vacanze di Natale. Il DPCM avrà validità dalla giornata di domani 4 dicembre fino al 15 gennaio. La commissaria europea alla salute, Stella Kyriakides, ha dichiarato “Non vogliamo cancellare il Natale, ma lo vogliamo più sicuro per tutti […] Ogni 17 secondi nell’Ue muore una persona”. Parole che trovano una sponda nelle dichiarazioni al Senato del Ministro Speranza “Non sarà un Natale come gli altri, ma serve davvero il contributo di tutti per ridurre il numero dei contagi”.
Cosa cambia?
Come già anticipato dal Ministro Speranza nella giornata di ieri, il Governo giallorosso ha confermato il metodo della divisione in tre zone istituito un mese fa.
Le previsioni del Governo auspicano un’Italia in zone gialle nelle prossime settimane, incoraggiate da un RT nazionale a 0,91. Ma i dati dei contagi e dei morti da COVID-19 rimangono allarmanti per gli esperti.
Dopo un dialogo con le Regioni, il Governo ha posticipato il rientro degli studenti delle classi secondarie di secondo grado a gennaio. Dal 7 gennaio il Governo spera di consentire il rientro al 75% degli studenti. Per le zone gialle, arancioni e rosse rimarranno le limitazioni precedentemente vigenti.
Il capitolo coprifuoco vede una fascia oraria che va dalle 22 alle 5 di mattina, durante le quali – senza autocertificazione – non ci si potrà muovere. Le stesse misure saranno in vigore anche durante le festività, mentre il giorno di Capodanno il coprifuoco sarà dalle 22 alle 7. Le chiese dovranno anticipare la messa serale del 24 per adeguarsi alle disposizioni nazionali. I negozi potranno rimanere aperti fino alle 21. I ristoranti dovranno comunque chiudere alle 18 nelle zone gialle, invece nelle zone arancioni e rosse resteranno chiusi. Solo l’asporto e il domicilio saranno ammessi. I ristoranti e bar potranno rimanere aperti anche a Natale e Santo Stefano solo nelle regioni gialle.
Novità anche per le Università. Potranno svolgersi in presenza le attività formative e laboratoriali del primo anno di corso con un numero ridotto di studenti. Inoltre anche esami, prove e sedute di laurea godranno di questa possibilità. Rimarrà l’opzione della modalità a distanza.
Palestre, cinema, teatri e altre attività continueranno a rimanere chiusi. Anche gli impianti di sci non potranno aprire dal 4 dicembre fino al 6 gennaio.
Il DPCM di Natale consentirà gli spostamenti tra regioni?
Il DPCM articola gli spostamenti secondo due fasi diverse con l’approssimarsi del Natale. Chi vive in zona gialla potrà muoversi liberamente fino al 20 dicembre, anche superando i confini regionali per recarsi in un’altra zona gialla. Dal 21 inizierà il blocco a livello nazionale.
Il Governo non autorizzerà alcun spostamento tra regioni dal 21 dicembre fino all’Epifania, se non per motivi di urgenza, lavoro e sanitari. Ovviamente il rientro nella propria residenza o domicilio o abitazione è sempre garantito. Nessuna deroga per le seconde case fuori regione e, il giorno di Natale, Santo Stefano e Capodanno, il divieto prevede anche il blocco per quelle fuori dal comune. Anche le regioni gialle rientrano nel provvedimento adottato. Inoltre nelle medesime giornate ogni spostamento tra comuni è vietato. Infatti non si vuole ripetere un “nuovo ferragosto” per evitare un picco di contagi in tutto il Paese negli immediati giorni successivi.
Chi rientrerà dall’estero dopo il 21 dicembre dovrà rimanere in regime di quarantena per dieci giorni.
Il Governo non impone alcun limite alle tavolate nei giorni di festa, ma raccomanda di non accogliere non conviventi in casa.
Una novità è l’introduzione del Piano Italia Cashless fino al 31 dicembre. Chi paga con Carte o App godrà di un rimborso del 10% – fino a 150 euro. Il rimborso sarà per singola persona e bisognerà registrarsi sull’App IO e identificarsi con carta di identità o SPID.