Convivenza tra coinquilini: le 5 regole da seguire - University Network

Convivenza tra coinquilini: le 5 regole da seguire

Marta Buiatti

Se vi è stato detto che andare a vivere da soli non è una passeggiata, la convivenza tra coinquilini potrebbe sembrare ancora più spaventosa. Al contrario di quanto si possa pensare però, la convivenza tra coinquilini non è per forza solo stress e incomprensioni. Per rendere la convivenza un’esperienza piacevole sarà utile seguire alcune regole che possano garantire serenità ed equilibrio tra coinquilini. Purtroppo il buonsenso non per tutti è di casa, e stabilire delle regole da seguire può essere quindi la giusta soluzione per mettere d’accordo anche gli animi più ribelli.

Prima regola: darsi delle regole

la prima regola per convivere serenamente tra coinquilini è quella di darsi delle regole. Può sembrare scontato ma spesso si sottovaluta l’importanza di stipulare delle regole, fondamentali invece per il quieto vivere. Ci si potrebbe ritrovare a dover condividere la casa con un coinquilino che ad abitudini è il nostro esatto opposto. Per questo motivo avere delle regole diventa importante per prevenire situazioni spiacevoli e incomprensioni. Se ad esempio al proprio coinquilino piace dormire fino a tardi la mattina mentre voi siete mattinieri, stabilendo un orario comune dal quale sarà possibile iniziare a fare rumori “molesti” si eviteranno eventuali situazioni di disagio.

Seconda regola: stabilire dei turni

Una seconda regola da non sottovalutare è quella di stabilire dei turni. Lavare i pavimenti o andare a buttare l’immondizia non sono sicuramente tra le attività che più si ama svolgere quando si va a vivere da soli. In una convivenza tra coinquilini è per questo importante stabilire dei turni per quanto riguarda la pulizia della casa e altre attività non troppo divertenti ma necessarie. In questo modo si andrà ad alleggerire lo stress e si avrà sempre una casa pulita e in ordine. Grazie al sistema dei turni anche il coinquilino più pigro non potrà sottrarsi al suo dovere, equamente spartito e di necessità comune.

Terza regola: definire gli spazi

Una regola che potrebbe sembrare scontata riguarda il definire gli spazi comuni. In una convivenza tra coinquilini ci si può trovare a dover condividere la stanza, ma più in generale i luoghi di condivisione sono la cucina, il salotto e il bagno. È importante fin dall’inizio della convivenza, stabilire quali saranno gli spazi condivisi e dopo averli definiti, organizzarsi sul come gestirli, stabilendo appunto i turni. Tra gli spazi da definire ci sono anche i ripiani per il cibo, i ripiani del frigorifero, i ripiani in bagno e gli eventuali armadi comuni. Dopo aver assegnato questi spazi in modo equo ognuno avrà la responsabilità di gestire i propri, tenendoli in ordine e organizzandoli come meglio crede.

Quarta regola: dialogo e chiarezza

Un aspetto fondamentale della convivenza tra coinquilini è fondato sul dialogo. La comunicazione sta alla base di ogni sana relazione, e soprattutto con le persone con le quali si andrà a vivere, è importante stabilire un rapporto centrato sul dialogo e la chiarezza. Qualunque decisione o problema che possa sorgere o fastidio, la cosa più importante è riuscire a parlare per poter trovare assieme la soluzione o almeno far capire all’altro le proprie ragioni. Molto spesso si rischiano futili incomprensioni solamente perché si è arrivati a covare un rancore che avrebbe potuto risolversi parlandosi in modo chiaro e sincero. “Patti chiari, amicizia lunga”, per questo la schiettezza e la sincerità sono le qualità più apprezzate in un buon coinquilino. Essere chiari, nel rispetto dell’altro, è la via migliore per una convivenza duratura e felice.

Quinta regola: venirsi incontro

La quinta e ultima regola, non per importanza, sottolinea un altro fondamentale aspetto del rapporto tra coinquilini. La convivenza tra coinquilini non è sempre facile, per questo quando si intraprende questa nuova avventura è importante predisporsi ad avere la mente aperta. Non tutti siamo cresciuti con gli stessi ritmi e le stesse abitudini, e non per forza ciò che è diverso è sbagliato. Per questo, per quanto alcune cose possano sembrarci strane o inconsuete, andare incontro all’altro è uno sforzo necessario che gioverà al rapporto. Cercare di capirsi e venirsi incontro è ciò che più di tutto contribuisce a rendere la convivenza positiva. Prima di criticare, si può provare ad accettare l’altro e magari, chissà, scoprire che variare le proprie abitudini non è poi così male.

Andare a convivere significa anche imparare cose nuove ed entrare in contatto con la realtà di una persona diversa da noi. Per quanto difficile e in alcuni casi stressante, la convivenza tra coinquilini sarà in ogni caso un’esperienza di crescita impossibile da dimenticare. Per chiunque quindi sia all’inizio di questa esperienza o sia in dubbio se provare ad intraprenderla o meno. Ricordate che chi trova un coinquilino molto spesso trova un amico e un sostegno, in quella che è una delle esperienze più belle che si possano vivere.

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