Per prevenire i contagi del nuovo Coronavirus, l’Università di Shanghai ha avviato un programma didattico online, attivo per gli studenti universitari, ma anche per le scuole primarie e secondarie.
La proposta di Shanghai per contrastare la diffusione del coronavirus
A partire da marzo, per garantire la prevenzione e il controllo dell’epidemia, gli studenti frequenteranno dal proprio salotto di casa.
Mille professori hanno registrato corsi online che verranno trasmessi in tv da dodici canali.
Così ha fatto sapere Lu Jing, direttore della Shanghai Municipal education commission.
Si tratterà di un programma di insegnamento unificato, ma gli studenti potranno ritrasmettere le lezioni in tv e online.
Non si tratta di una completa sostituzione dell’insegnamento nel campus, spiega Lu.
Con la riapertura delle scuole verranno organizzati corsi supplementari e di potenziamento, in modo tale da recuperare le lacune che potranno presentarsi nell’approccio con una nuova modalità di apprendimento.
La situazione universitaria
College e università trasmetteranno corsi online a seconda delle proprie condizioni, ma gli studenti non saranno obbligati a frequentare la modalità di insegnamento alternativa.
Tuttavia sarà fondamentale mantenere la massima costanza nello studio e nell’apprendimento, nonostante la situazione anomala imposta dalle misure di contenimento del virus.
Le lezioni nella città riprenderanno non appena le condizioni dell’epidemia lo permetteranno. Per il momento matematica si potrà seguire comodamente dal divano di casa propria.
I numeri dell’homeschooling in Cina
Non solo Shanghai, ma in tutta la Cina l’istruzione si sta adattando alle misure di emergenza. Cinquanta milioni di studenti, su un totale di oltre duecento milioni, adotteranno un’esperienza di homeschooling di massa mai vista prima.
Le dinamiche e i risultati della procedura potrebbero essere replicati anche fuori dal Paese epicentro dell’epidemia.
Le opportunità offerte dall’istruzione digitale potranno essere adottate anche negli altri Paesi coinvolti, come la Corea e l’Italia.
E in Italia?
Le lezioni sono sospese in molte regioni italiane. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Liguria hanno fermato le attività didattiche per tutta la settimana.
L’e-learning potrebbe rappresentare un’importante risorsa per la didattica che, se potenziata, limiterebbe le conseguenze della sospensione delle attività scolastiche.
Le attività didattiche non riprenderanno fino al 2 marzo, ma ulteriori misure preventive potrebbero essere adottate dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, oltre che dalle altre unità competenti.
Per ora il nostro Paese non può che attendere gli esiti delle prevenzioni applicate, sperando in un contenimento dell’epidemia in corso nelle regioni settentrionali.