Coronavirus, cinema: crisi e conseguenze

Mattia Moretta

L’avvento del Coronavirus sta coinvolgendo interi settori produttivi: imprese da tutta Italia percepiscono la pandemia come un duro colpo alla loro attività. Diverse sono le Pmi che rischiano di chiudere i battenti, altre hanno già dovuto dire addio alla riapertura. Tra i settori in sofferenza, anche quello cinematografico. Come, e soprattutto con quali risposte, sta reagendo l’intero comparto Cinema davanti ad una crisi economica che, con ogni probabilità, rimarrà nella storia?

Film posticipati

A causa del Coronavirus, molte sale cinematografiche sono chiuse, con la conseguenza che numerose proiezioni sono state annullate e rimandate a data da destinarsi.
I titoli annullati per il momento sono: Si vive una volta sola di Carlo Verdone, Ritorno al crimine di Massimiliano Bruno, Cambio Tutto di Guido Chiesa e molti altri. Tuttavia, sono rimasti nelle sale alcuni film più “temerari”. Tra questi: Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, Marie Curie, The Grudge, Sola al mio matrimonio e Queen & Sim.

Impatto economico

In Italia, con le restrizioni attuate causa Coronavirus, le entrate dei botteghini sono diminuite del 44% nel primo fine settimana dopo le chiusure. Le entrate totali del secondo fine settimana sono diminuite del 76% rispetto a un anno prima.
Le conseguenze delle chiusure forzate e la paura che si è diffusa tra il pubblico sono drammatiche” ha detto Francesco Rutelli presidente di ANICA, osservando che l’Italia stava godendo di un boom del botteghino. Le entrate nel 2019 erano aumentate del 14% e l’anno era cominciato in maniera estremamente positiva grazie ai film Tolo Tolo e Gli anni più belli.
Anche Hollywood ha dovuto riorganizzare le proprie strategie in vista dell’uscita di film fortemente attesi. Mulan, della Disney, film d’animazione da 200 milioni di dollari con un cast tutto asiatico e No Time to Die, di James Bond hanno rimandato le loro prime cinesi.

Appello all’Ue

L’intero comparto cinematografico e audiovisivo, mediante numerose di associazioni di categoria, ha fatto appello anche a Bruxelles. La richiesta è di un intervento che consenta di salvaguardare posti di lavoro, imprese e investimenti futuri. C’è da tenere presente che la produzione di un solo film coinvolge diverse centinaia di addetti ai lavori, tra attori, fonici, tecnici, scenografi ecc. Va salvaguardato anche il compito sociale che cinema e audiovisivo hanno continuato a svolgere fino ad ora e che, seppure in condizioni critiche, continueranno a svolgere.

Questione Oscar

La pandemia da Covid-19 ha cambiato anche le regole per l’assegnazione degli Oscar. Nella 93esima edizione, prevista per fine febbraio 2021, è prevista perciò un’eccezione. Saranno infatti candidabili a ricevere la prestigiosa statuetta anche i film che non passeranno per le sale cinematografiche ma che debutteranno in streaming. Lo ha deciso l’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences: “crediamo fermamente che non c’è modo migliore di sperimentare la magia dei film che vederli sul grande schermo. Nonostante questo, la pandemia del Covid-19 necessita di questa temporanea eccezione“, si legge in una nota.

Il ritorno del drive-in

Come nell’America degli anni Cinquanta, in tempi di Covid-19 riprende l’idea di godere dell’arte cinematografica direttamente dall’interno della propria auto. “Nella nostra programmazione annuale avevamo già previsto la creazione di drive-in spiega l’assessore regionale lombardo all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli – uno strumento di per sé affascinante che oggi assume una dimensione ancora più attuale“. Brescia, in particolar modo il Vittoriale degli Italiani – casa-museo di Gabriele D’Annunzio – rappresenta il fulcro di questo progetto, il quale sarà diretto dal professor Giordano Bruno Guerri che accoglie con entusiasmo la proposta. “Fin da quando, l’anno scorso, con l’assessore Galli abbiamo incominciato a progettare la pavimentazione dell’Anfiteatro anche come cinema all’aperto – afferma Guerri – la sciagura del Coronavirus ha accelerato il progetto, adattandolo al parcheggio del Vittoriale capace di ospitare un drive-in da 50-60 posti auto per oltre un centinaio di spettatori“.

E gli studenti?

Diverse sono le iniziative che stanno prendendo piede in questo tempo di forte crisi economico-sanitaria. Grazie a queste gli studenti potranno conservare – seppur in minima parte – l’amore per il cinema ed il settore cinematografico tutto. Ad esempio, la Biennale di Venezia ha concesso la possibilità a tutti gli studenti universitari, italiani e stranieri di usufruire di un accredito per la 77esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, che si terrà ad inizio settembre 2020. Grazie ad esso, oltre a poter visionare tutti i film della Mostra, si avrà l’opportunità di accedere a proiezioni, aree espositive e conferenze, potendo anche alloggiare a tariffe vantaggiose presso le residenze universitarie convenzionate.

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