Coronavirus, le università rispondono

Elisa Belussi

Il coronavirus (COVID-19), la cui diffusione ha avuto un picco nel weekend con i casi del lodigiano e del veneto, continua a preoccupare tutta la Penisola.

Ultime notizie sul Coronavirus

Come indicato dalle fonti ufficiali, scuole e Università rimarranno chiuse in tutta Italia fino a domenica 15 marzo.

Nelle zone di contenimento rosse e arancioni, le attività sono sospese fino al 3 aprile.

In caso di sospetto contagio contattare il numero unico di emergenza riferito alla propria Regione:

Basilicata: 800 99 66 88 

Calabria: 800 76 76 76

Campania: 800 90 96 99

Emilia-Romagna: 800 033 033

Friuli Venezia Giulia: 800 500 300

Lazio: 800 118 800

Lombardia: 800 89 45 45

Marche: 800 93 66 77

Piemonte: 800 333 444

Provincia autonoma di Trento: 800 86 73 88

Puglia: 800 713 931

Sicilia: 800 45 87 87

Toscana: 800 55 60 60

Trentino Alto Adige: 800 751 751

Umbria: 800 63 63 63

Val d’Aosta: 800 122 121

Veneto: 800 46 23 40

Per informazioni generali chiamare il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal Ministero della Salute.

Tutti gli studenti sono invitati a consultare il sito della propria università per adottare le migliori precauzioni.

Le fonti ufficiali

Gli atenei stanno prestando estrema attenzione all’evolversi della situazione, consigliando di attenersi alle misure predisposte dal Ministero della Salute.

I sintomi più comuni, riportati dall’OMS, sono: “sintomi respiratori, febbre, tosse, respiro corto e difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale”.

Come specificato da Regione Lombardia, “le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie croniche”.

L’utilizzo della mascherina è consigliato solo a chi sospetta di essere malato o assiste persone malate. Quest’ultima, infatti, aiuta a limitare la diffusione del virus, ma dev’essere adottata in aggiunta ad altre misure di igiene.

Come prevenire i contagi

Le autorità consigliano di lavarsi frequentemente le mani, coprire le vie aeree quando si tossisce o si starnutisce, gettare i fazzoletti di carta una volta utilizzati, prestare attenzione all’igiene delle superfici ed evitare i contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali, per limitare l’eventuale diffusione della patologia.

Viene raccomandato a tutti coloro che sono tornati recentemente da un viaggio in Cina o sono attualmente nel Paese, di monitorare le proprie condizioni di salute, seguendo le direttive dettate dalle fonti ufficiali.

Il periodo di incubazione del virus varia da 1 a 14 giorni, per questo motivo è buona prassi, se si è appena tornati dalla Cina, monitorare la propria temperatura corporea almeno una volta al giorno.

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