Erasmus+ 2021-2027: raddoppiano i fondi Ue e aumenta l’inclusione

Greta Maggi

Il Parlamento europeo, dopo i negoziati e l’approvazione del Consiglio europeo, ha quasi raddoppiato i fondi Erasmus+: da un tetto di 14,7 miliardi dei sette anni precedenti a 28 miliardi per il periodo 2021-2027. Una decisione di grande importanza per quanto riguarda competenze e competitività degli studenti europei. La prima finalità è far guadagnare agli studenti un significativo bagaglio culturale che faciliterà l’integrazione europea. La seconda è l’acquisizione di conoscenze mirate per entrare a far parte del mondo del lavoro, insieme all’adattamento ai processi di transizione ecologica e digitale

Erasmus+: qualità ed inclusione 

L’Erasmus+, conosciuto con questo appellativo dal 2014, è classificato dai cittadini europei come il terzo risultato positivo dell’Unione europea, preceduto da libertà di movimento e pace. Un enorme traguardo raggiunto con impegno, innovazione e lungimiranza. Nell’ultimo decennio, infatti, hanno partecipato al programma più di 10 milioni di studenti di qualsiasi età e background, provenienti da 33 paesi (i 27 Paesi dell’Ue più Islanda, Liechtenstein, Macedonia del Nord, Norvegia, Serbia e Turchia). L’Italia è uno dei Paesi ad aver fatto uso virtuoso dei fondi fino ad ora, tantoché, insieme a Francia e Germania, ha speso il 99,4% dei fondi a disposizione.

L’obiettivo dei prossimi sette anni è quello di arricchire e facilitare la mobilità internazionale. Con i fondi stanziati verranno messi difatti a disposizione gli strumenti adeguati a rendere il programma più inclusivo. Pertanto, i paesi Ue presenteranno piani d’azione per incoraggiare la partecipazione di tutte le persone che non ne hanno mai avuto la possibilità.

In pratica, grazie all’aumento del budget del nuovo programma Erasmus+ sono stati messi a punto progetti innovativi. L’obiettivo è quello di creare un inedito modello di sovvenzioni supplementari. Tra queste, ad esempio, anticipi sulle spese per facilitare la mobilità anche dei meno abbienti e dei diversamente abili per formare un processo di internazionalizzazione esteso a tutti i cittadini. 

I punti chiave del nuovo programma  

Quali sono quindi le novità del programma Erasmus+?

  1. Inclusione
    Come menzionato precedentemente, il fine primario del programma Erasmus è di offrire maggiori opportunità a persone svantaggiate. Le novità includono anche scambi e mobilità per gli studenti dei programmi d’insegnamento per adulti, con la possibilità di trascorrere fino a sei mesi in un altro paese dell’Unione. 
  2. Discover EU
    Un altro tassello fondante del nuovo piano è Discover EU, che darà la possibilità ai giovani di richiedere un pass gratuito per viaggiare in Europa a scopo didattico. Potranno, per esempio, chiederlo per frequentare corsi di lingua ed entrare nel vivo della comunità Europea.
  3. Global Thesis
    Tra i progetti finanziati in Italia con i fondi Erasmus troviamo anche quello di Global Thesis. Questo consentirà ai laureandi di preparare la prova finale, ovvero la tesi di laurea, in un’Università straniera. 
  4. Digitalizzazione
    Il nuovo programma offrirà training online per velocizzare il processo di transformazione digitale. Inoltre, con l’aumento di proposte lavorative e partnership tra Università e imprese, gli studenti saranno incentivati a prendere parte a tirocini nel settore digitale.
  5. Green Erasmus+
    La sensibilizzazione riguardo la sostenibilità è un altro traguardo essenziale, in linea con i propositi del Green New Deal europeo. Informare e creare dibattito intorno a questi temi è fondamentale, ancor di più se fatto da prospettive culturali differenti.

Un piano decisamente ambizioso che aumenterà e favorirà la mobilità e la cooperazione internazionale. Più inclusivo, più digitale e più green: tutti elementi di estrema importanza e di grande speranza per il futuro.

Il video di presentazione del nuovo progetto 2021-2027

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