Cosa prevede la fase due? Ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha presentato il nuovo decreto che guiderà gli italiani dal prossimo quattro maggio. Conte ha ribadito i concetti di responsabilità e di gradualità. Non sarà un “libera tutti”, le distanze dovranno ancora essere mantenute, ma verranno garantite molte deroghe e sarà compiuto un primo passo importante nella ripartenza produttiva.
Cosa si potrà fare nella fase due
Il decreto introduce una nuova opzione per gli spostamenti: la visita dei familiari. Si potranno incontrare i propri congiunti purché si rispettino le norme di distanziamento, si adottino dispositivi di sicurezza e non si generino assembramenti. Insomma, niente party e nessun incontro con fidanzati/e.
Gli spostamenti interregionali potranno verificarsi solo per motivi di urgenza, sanitari e per lavoro. Ma viene consentito “il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Un’occasione per tutti i fuori sede rimasti lontani dalle proprie famiglie dall’8 marzo scorso.
Rimane il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati. L’uso di parchi, ville e giardini pubblici è condizionato dalla possibilità di mantenere le distanze tra i singoli cittadini. È fatto divieto di qualsiasi attività ludica o ricreativa all’aperto, niente partite di calcetto o “acchiapparella” per i più piccoli. Si potrà invece praticare attività motoria o sportiva lontano da casa, individualmente o rispettando le distanze di 1m e 2m. Prosegue la sospensione di ogni evento ludico, sportivo, ricreativo, culturale e religioso. Atleti professionisti e non di sport individuali– riconosciuti d’importanza chiave dal CONI – potranno allenarsi individualmente, a porte chiuse, rispettando le distanze.
Durante la fase due potranno svolgersi le cerimonie funebri, purché tra congiunti, con un massimo di 15 persone e preferibilmente all’aperto.
Le scuole riapriranno a settembre, ma l’esame di maturità si svolgerà in presenza.
Il decreto introduce un calmiere per le mascherine chirurgiche: costeranno €0,50 l’una.
La lettera n) contiene un passo fondamentale: “nelle università […] possono essere svolti esami, tirocini, attività di ricerca e di laboratorio sperimentale e/o didattico ed esercitazioni, ed è altresì consentito l’utilizzo di biblioteche, a condizione che vi sia un’organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione e che vengano adottate misure organizzative di prevenzione e protezione”.
Quali attività ripartiranno
Bar e ristoranti, oltre alla consegna a domicilio, potranno riprendere con l’asporto. Dovranno essere garantite tutte le norme di sicurezza e non si potrà consumare il prodotto nelle vicinanze dei locali o creando assembramenti.
Potranno ripartire i cantieri, la manifattura e il commercio all’ingrosso, inoltre tutte le filiere a esse collegate avranno il via libera.
Le aziende dovranno garantire misure igienico-sanitarie stringenti per evitare un nuovo picco di contagi.
Inoltre per gestire il nuovo afflusso di lavoratori verrà adottato un protocollo per le aziende di trasporto. Quotidianamente le regioni condivideranno i dati con il Governo per analizzare e seguire la situazione. Il Ministro della Sanità Roberto Speranza potrà infatti intervenire, dopo essersi consultato con il comitato tecnico-scientifico, per bloccare delimitate zone.
Come sottolineato dal Presidente Conte, dal 4 maggio gli italiani inizieranno a convivere con il virus. La fase 3 potrà essere raggiunta soltanto con la scoperta di trattamenti o vaccini efficaci.

Le anticipazioni
Nonostante la fase due debba ancora iniziare, il Presidente Conte ha voluto anticipare alcuni provvedimenti che verranno attuati a partire dal 18 maggio.
Da questa data riprenderà il commercio al dettaglio perché, con la ripresa dell’ingrosso, “uno sfogo commerciale sarà necessario”. Apriranno le loro porte musei, mostre e biblioteche e potranno svolgersi gli allenamenti a squadre in campo sportivo.
Il 1° giugno bar e ristoranti dovrebbero godere di una maggiore libertà e torneranno operativi parrucchieri, centri estetici, barbieri e centri di massaggio.
Il decreto che apre la fase due avrà vigore dal 4 al 17 maggio.
Se ami l’Italia, mantieni le distanze.