Dall’inizio dell’anno accademico la capienza nelle aule nelle Università italiane è tornata al 100%. Molti atenei hanno però deciso di mantenere la didattica mista e le lezioni registrate per gli studenti impossibilitati a seguirle in presenza.
Il caso di Pavia
In questo contesto, l’Università degli Studi di Pavia avrebbe garantito, secondo un decreto del Rettore, la disponibilità delle lezioni registrate per tutto il primo semestre. L’obbligo per i docenti era quello di caricare le videoregistrazioni dell’anno corrente o passato.
A fine ottobre l’Ateneo Pavese ha però informato gli studenti, con soli 3 giorni di anticipo, che l’università sarebbe tornata al 100% in presenza dalla settimana successiva.
Non sono ovviamente mancate lamentele per i disagi creati. Le lezioni totalmente in presenza sono state quindi posticipate.
I problemi con le lezioni registrate
I problemi però non sono finiti qui.
Anche la situazione dell’ateneo per quanto riguarda le lezioni registrate non era particolarmente efficiente.
Alcuni docenti caricavano lezioni datate, altri le caricavano in ritardo.
Il gruppo studentesco Azione Universitaria dell’ateneo Pavese ha quindi promosso una petizione in merito sulla piattaforma change.org.
Lo scopo era quello di migliorare la situazione delle lezioni registrate, garantendo agli studenti registrazioni dell’anno corrente e non di quello passato.
La petizione: un successo
La petizione ha riscosso molto successo, raccogliendo più di 7 mila firme e classificandosi tra il 10% delle petizioni più votate in Italia.
Azione Universitaria è quindi riuscita ad ottenere un incontro con la Professoressa Rocca, delegata del Rettore, per discuterne.
La mozione è stata portata poi in Senato Accademico e approvata.
Gli studenti hanno ottenuto le videoregistrazioni aggiornate per tutto l’anno accademico.
Lezioni registrate: una risorsa preziosa
“Noi, come Azione Universitaria, pensiamo che le registrazioni debbano rimanere per sempre come ausilio per lo studente. L’Università ha speso 1 milione di euro per webcam, abbonamenti alle piattaforme e strumenti per la didattica a distanza. Perché buttare via tutto questo?”
Afferma Matteo Chiù, responsabile di Azione Universitaria nell’ateneo Pavese.
L’idea alla base non è quella di una DAD perenne, ma di affiancare la didattica in presenza alle registrazioni delle lezioni, sia come ausilio nello lo studio, sia per tutti quegli studenti e studentesse che non riescono a andare in classe.
Gli esami
l‘Università di Pavia ha inoltre disposto che gli esami di profitto si potranno svolgere solo in presenza a partire da Gennaio 2022. La situazione pandemica attuale, con più di 1 milione di positivi, preoccupa però gli studenti. Azione Universitaria ha promosso allora un’altra petizione per chiedere la possibilità di svolgere gli esami anche online, in base alla preferenza dello studente.
La pandemia ha sicuramente comportato alcune difficoltà e nessuno auspica ad un cambiamento drastico della didattica, solo ad un miglioramento di questa. Nell’ottica di un’Università più inclusiva e attenta alle esigenze degli studenti, la disponibilità di lezioni registrate potrebbe fare davvero la differenza.