È di forte impatto il messaggio della Rettrice dell’Università Bicocca di Milano, Giovanna Iannantuoni, per sostenere i medici dell’Ospedale San Gerardo di Monza.
L’Università Bicocca vanta, sin dalla sua fondazione, un legame speciale con l’ospedale in questione. Tale struttura è infatti l’azienda ospedaliera di riferimento per l’Università stessa. Grazie a questo rapporto sono nate collaborazioni tramite cui sono state realizzate attività di ricerca e di sperimentazione. Gli studenti della Bicocca, protagonisti delle attività in prima persona, hanno così avuto la possibilità di sperimentare concretamente quanto appreso studiando.
In virtù di questo rapporto che ormai continua da diversi anni la Rettrice chiede, nelle sue dichiarazione riportate da Il cittadino MB, solidarietà per i medici dell’ospedale. Infatti attualmente l’istituto si trova in difficoltà a causa dei ricoveri per COVID-19.
È dunque giunta l’ora di ricambiare la generosità mostrata dai medici del San Gerardo qualche mese addietro, nel corso del primo lockdown.
San Gerardo: la generosità di marzo e le difficoltà attuali
La Rettrice Iannantuoni pone l’accento sulla generosità dei medici, di frequente ex studenti dell’Università Bicocca, nell’accogliere i malati di COVID-19. Durante il lockdown di marzo, infatti, i ricoverati all’Ospedale San Gerardo erano per la maggior parte persone provenienti da fuori Monza.
La Iannantuoni domanda, come Rettrice e cittadina, che gli altri ospedali della regione Lombardia intervengano in aiuto dei colleghi.
Ma al grido d’aiuto della Rettrice si aggiunge anche quello raccolto da Monza Today, di una volontaria brianzola che denuncia la mancanza di barelle al pronto soccorso ospedaliero. All’assenza di queste si aggiungono le ambulanze in fila sulla rampa del pronto soccorso, le donne in lacrime prima di partorire i loro bambini, i carri funebri in ospedale. Questa è la condizione in cui versa il San Gerardo, fino a che non giungeranno aiuti da altri ospedali nelle vicinanze.
A conclusione del suo appello, la Rettrice richiama all’unità nazionale: “Agiamo come un Paese. Uniti”.