Si è scelto ottobre come mese per l’educazione finanziaria 2022, periodo in cui i giovani hanno potuto approcciare al mondo economico con più facilità grazie a progetti, eventi e collaborazioni in tutta Italia. Anche quest’anno, diversi istituti bancari italiani hanno rinnovato il loro impegno nell’istruzione giovanile.
Educazione finanziaria tra gli italiani: ti fideresti delle tue competenze?
Il rapporto di maggio 2021 del Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di EduFin e Doxa mostra che gran parte degli italiani non ha fiducia nelle proprie competenze in ambito finanziario. L’88% degli intervistati si dice favorevole all’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole, il 77% nei posti di lavoro.
L’analisi allarma inoltre per l’esigua percentuale del campione in grado di mettere in pratica basilari calcoli di probabilità e statistica, soltanto il 40%. Ancora più bassa la porzione che conosce concetti come “tasso d’interesse semplice” o “relazione rischio-rendimento”, fondamentali per sopravvivere nel mondo della finanza.
La considerazione più preoccupante del rapporto resta tuttavia il notevole gap tra uomini e donne. La porzione femminile sembra essere sempre un passo indietro rispetto agli uomini nella conoscenza di mercati a due parti, istituti bancari e assicurativi.
La fragilità delle donne, nel campo finanziario come in quello lavorativo, è dimostrazione di una cultura di scarsa indipendenza femminile, per anni alimentata in tutta Italia. Una condizione a cui adesso, però, si cerca di mettere fine.
Credem all’Università di Padova: il gender gap nel mondo della finanza
“Potenziare la discussione su pregiudizi e stereotipi di genere è un obiettivo che ci siamo posti per stimolare un clima favorevole all’empowerment femminile “
Marzia Nobili, funzione Relazioni Istituzionali e Sostenibilità del Gruppo Credem
Credito Emiliano è un istituto bancario italiano quotato nell’indice FTSE e da tempo impegnato nell’educazione finanziaria giovanile.
Questo ottobre ha affrontato il tema delle differenze di genere e della figura femminile nel mondo finanziario. Gli eventi si sono svolti all’Università di Padova in collaborazione con l’Associazione Bancaria Italiana.
Con l’obiettivo di annientare i pregiudizi nei confronti delle donne e valorizzare le diversità, Credem ha dato il via ad un importante progetto di sensibilizzazione.
“Abbiamo definito un programma che ha già coinvolto diversi studenti delle scuole primarie e secondarie italiane. L’approdo nelle Università, partendo da quella di Padova e proseguendo con l’Università Bicocca di Milano, mira a toccare le scuole di ogni ordine e grado, incluse le accademie, che hanno un ruolo centrale anche nell’educazione civica e alla sostenibilità delle giovani generazioni.”
Il 25 ottobre si è svolto il talk Pane e Stereotipi, trasmesso online per gli iscritti all’ateneo padovano. Gli studenti di tutte le facoltà hanno potuto partecipare attivamente con domande e quiz.
Per tutti i giovani, inoltre, Credem ha creato una piattaforma di e-learning, podcast e webinar, utile ad approfondire le proprie conoscenze in ambito economico e soprattutto finanziario: educazionefinanziariacredem.it.
Università di Bologna: “costruisci oggi quello che conta per il tuo futuro”
É nell’ateneo emiliano che si è tenuto il primo incontro del mese dedicato all’EduFin. L’evento è stato dedicato a temi di attualità come l’inflazione e le sfide di un presente incerto agli occhi dei risparmiatori. Ha coinvolto anche importanti esponenti del mondo finanziario come Massimo Rostagno, Direttore generale per la politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE).
La direttrice del Comitato Edufin Annamaria Lusardi ha commentato così:
“Grazie al dialogo tra università e istituzioni locali e nazionali, il Mese dell’educazione finanziaria è riuscito negli anni a raggiungere i territori, le comunità, le piazze. La crisi ci insegna che dobbiamo ripensare al futuro in modo inclusivo, a partire dai bisogni delle persone. L’educazione finanziaria è un mezzo straordinario per costruire il futuro non solo individuale, ma collettivo.”
Si è chiuso con oggi il mese dell’EduFin, ma non la speranza che porta con sé: ridurre la disinformazione e accrescere nei giovani la fiducia verso le istituzioni del mondo economico.