Dodici docenti sono stati indagati dalla procura di Genova. Le motivazioni sono molteplici e riguarderebbero dei presunti concorsi truccati nella facoltà di Giurisprudenza all’Università di Genova.
L’indagine è partita dalla guardia di finanza, a seguito di un ricorso del Tribunale Amministrativo Regionale. Nel 2020, infatti, quest’ultimo avrebbe annullato il ricorso di una candidata. La concorsista è stata infatti esclusa nel diventare ricercatrice in diritto tributario. Con la conseguente vincita del figlio di uno dei docenti oggi indagati.
Il sostituto procuratore Francesco Cardona ha chiesto l’interdittiva dai pubblici uffici e il Giudice per l’indagine preliminare ha fissato l’interrogatorio al 9 maggio.
La vicenda dell’Università di Genova
La prorettrice degli Affari Generali e legali, già professoressa ordinaria di Diritto Costituzionale, Lara Trucco è una delle 12 docenti indagate. Vi sono inoltre il professore emerito di Diritto Costituzionale, nonché il padre del vincitore del concorso, Pasquale Costanzo. Ivi incluso Riccardo Ferrante, direttore del dipartimento di Giurisprudenza e professore ordinario di Storia del diritto medievale e moderno all’Università di Genova.
Insieme alla professoressa associata di Diritto Pubblico Comparato, Patrizia Magarò, e Patrizia Vipiana, professoressa ordinario di Istituzioni di diritto pubblico.
Inoltre, sarebbe indagato il professore associato di Diritto costituzionale, Vincenzio Sciarabba e l’avvocato amministrativista, noto di recente per il maxi ricorso al Tar di 400 sanitari novax, Daniele Granara.
Tra i capi d’imputazione anche la selezione per il ruolo di Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Toscana. Infatti, secondo la finanza, l’attuale garante Camilla Bianchi e il padre, si sarebbero accordati per impostare il bando di selezione. L’obiettivo era di assegnare il posto alla prorettrice degli Affari Generali e legali, Laura Trucco.
Un altro capo d’imputazione coinvolge la stessa Laura Trucco, Pasquale Costanzo, Riccardo Ferrante e Daniele Granara. Secondo gli investigatori, l’avvocato amministrativista Daniele Granara avrebbe ottenuto il posto da professore di seconda fascia grazie alla collaborazione del colleghi. In dettaglio, i nomi dei membri della commissione d’esame sono stati rivelati in anticipo . Infatti, la scadenza del concorso è stata posticipata. Questo, affinché l’avvocato Granara potesse prendere un’abilitazione indispensabile per il concorso.