Il SiMUA (Sistema Museale di Ateneo dell’Università degli Studi di Palermo) ha lanciato GAP (Graffiti Art in Prison). Il progetto propone un viaggio tra arte, storia e scienza con il coinvolgimento degli istituti di detenzione.
Tra gli scopi c’è la musealizzazione degli ambienti storici delle Carceri dell’Inquisizione dello Steri di Palermo e il miglioramento dell’accessibilità turistica al repertorio dei graffiti siciliani.
Il progetto
Con GAP gli studenti potranno entrare fisicamente e intellettualmente nelle carceri colmando quel gap che c’è tra la società e l’Università.
Gli obiettivi principali sono la ricerca, l’inclusione sociale e la valorizzazione del patrimonio culturale. Si svilupperà all’interno dello Steri, il Palazzo Chiaramonte di Palermo, dove sono conservati i graffiti delle Carceri del Santo Uffizio spagnolo.
Il progetto si avvarrà della collaborazione tra docenti internazionali, studenti universitari e detenuti di istituti penitenziari siciliani. Gli studenti potranno cimentarsi nello studio di queste opere d’arte. Seguiranno anche workshop, corsi e conferenze che si svolgeranno in Italia, Spagna e Germania tra il 2021 e il 2023.
C’è inoltre un bando di concorso, visualizzabile sull’Albo ufficiale dell’Ateneo di Palermo, aperto a 20 dottorandi di cui 8 da UniPa. I partecipanti avranno anche degli aiuti per sostenere le spese di mobilità per viaggiare tra le diverse Università partner. La scadenza per presentare la domanda è il 19 luglio 2021.
Università di Palermo: internazionalità
Il progetto è realizzato insieme al Kunsthistorisches Institut di Firenze e al Departamento de Historia del Arte de la Universidad de Zaragoza. Mentre verrà sviluppato sul territorio siciliano dal DEMS (Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali) dell’Università degli Studi di Palermo, e da ABADIR (Accademia di Design e Comunicazione Visiva) di Catania.
Rientra inoltre nel programma europeo Erasmus+, Strategic Partnerships for Higher Education.
Progetto unico nel suo genere che permetterà agli studenti di interfacciarsi con una realtà ancora oggi poco conosciuta e di confrontarsi con colleghi italiani e stranieri.