Il 2 febbraio 2021 il Rettore dell’Università di Torino e il Presidente Cirio hanno firmato l’intesa per la costruzione del nuovo polo scientifico a Grugliasco. La una nuova struttura permetterà agli studenti torinesi di lavorare insieme, tra loro e con le aziende.
A Grugliasco sono già presenti la Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria, il Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari. Insieme al Dipartimento di Scienze Veterinarie e a un ospedale veterinario didattico. Quindi l’arrivo di studenti di altri Dipartimenti permetterà ai ragazzi di collaborare su temi quali sviluppo e ricerca.
I lavori inizieranno nella primavera del 2021 e nel 2024 gli studenti potranno accedere alla nuova struttura. Il tutto è finanziato da un contributo del Ministero dell’Università e della Ricerca e dall’anticipazione finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Università di Torino: polo scientifico
Secondo il progetto Grugliasco ospiterà anche i Dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi. Un polo interdisciplinare che comprende l’Agrifood, la Chimica Verde, l’Energia Sostenibile, le Scienze dei Materiali, la Bioeconomia e la Sostenibilità Ambientale.
Tutto questo per dare impulso allo sviluppo economico insieme alle imprese e per dar vita a progetti capaci di attrarre finanziamenti pubblici e privati. Gli studenti sono posti al centro per prepararli al meglio fornendo loro competenze professionali indispensabili e per metterli in contatto con le aziende.
Il progetto
Il nuovo insediamento sarà composto da edifici sostenibili e da infrastrutture pubbliche. Quindi sarà importante la riduzione dell’impatto ambientale per la costruzione del polo scientifico e delle strutture ad esso connesso. Con particolare attenzione ai temi della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo attraverso la nascita di start-up, laboratori e coworking con le imprese italiane. Questo permetterà agli studenti di entrare subito in contatto con aziende per cui potrebbero lavorare in futuro, così da mostrare il proprio potenziale.
Insomma un progetto che promette bene su ogni fronte, per gli studenti, per l’Italia e per l’ambiente.